I filtri della moto: aria, olio, benzina. A cosa servono e quando sostituirli

La moto, alla stregua di un essere vivente, ha bisogno di nutrirsi. Soprattutto di aria e benzina, ma anche di olio, tutti fluidi che vengono introdotti all’interno del motore e, in modi differenti, sono essenziali al suo funzionamento. Aria e benzina assieme permettono la combustione, l’olio invece serve a lubrificare gli organi meccanici, ma non solo, ed è egualmente di vitale importanza. Per assicurare una vita prolungata al motore è necessario che questi fluidi siano il più possibile puliti, privi di sporcizia o residui, ed ecco che entrano in gioco i filtri: filtro dell’aria, filtro della benzina e filtro dell’olio.

Il filtro dell’aria è posizionato a monte del sistema di alimentazione della moto, ma in realtà di qualsiasi mezzo a motore. Esso serve e trattenere la polvere o altri tipi di detriti che riescano a farsi largo sin dentro la cassa filtro, la quale necessariamente non può essere a tenuta stagna perché deve appunto permettere il passaggio dell’aria. Evitare l’ingresso di sporcizia nel motore è importante per impedire che questa possa finire all’interno del gruppo termico e accorciare sensibilmente la vita di organi come il pistone, il cilindro e le valvole a causa di attriti non desiderati. È semplice comprendere come l’ingresso di, ad esempio, sabbia, non sia ottimale per il funzionamento del motore. Il filtro dell’aria può essere realizzato in diversi materiali, solitamente carta, tessuto o spugna, in base alla destinazione d’uso. La maggior parte delle moto stradali è equipaggiata con un filtro in tessuto o in carta; quelli in spugna sono invece dedicati alle moto da fuoristrada e, a differenza di quelli in carta, sono fatti per essere lavati spesso dal momento che, con l’utilizzo tra polvere e fango, si sporcano rapidamente. Il modo più efficace per pulirli è l’uso di un pulitore specifico per filtri; quelli in carta per propria natura non possono invece essere lavati, ma un semplice trucco per prolungarne la vita può essere quello di soffiarli periodicamente con aria compressa in modo da rimuovere almeno una parte dello sporco accumulato. Il filtro dell’aria va sostituito all’incirca una volta l’anno o ogni 5.000km, ma ovviamente la sua durata dipende molto dalle condizioni in cui la moto viene utilizzata. Su una moto prettamente stradale può essere buona norma controllarlo una volta a metà stagione e poi sostituirlo seguendo detti intervalli; su una maxi enduro una soffiata dopo un giro particolarmente polveroso è sicuramente una pratica che non fa male. Nel caso di una moto da cross o enduro specialistico è bene lavarlo dopo ogni utilizzo, soprattutto se in caso di polvere o abbondante fango; si può al limite rimandare e pulire dopo un paio di uscite se ci si trova a girare in condizioni di terreno meno ostiche. Una moto con filtro dell’aria sporco funzionerà lo stesso ma il motore ne risentirà. Un filtro quasi intasato farà passare meno aria portando la miscela aria-benzina ad ingrassarsi e ad un potenziale aumento dei consumi. Il lavoro di sostituzione è solitamente molto semplice, è sufficiente individuare il filtro all’interno della moto e rimuovere le viti o le componenti (in alcuni casi molle o altre parti elastiche realizzate in metallo) che lo tengono in sede.

Anche il filtro della benzina sta a monte del sistema di alimentazione, ma dal lato “opposto”, lato carburante e non lato comburente, per essere precisi. Si trova a valle del serbatoio e serve, com’è facile intendere, a filtrare la benzina che sta per entrare nel carburatore o nel corpo farfallato in caso di moto a iniezione. Il filtro della benzina di solito altro non è che una rete metallica a maglie molto strette posizionata appunto nel condotto che porta il combustibile verso il sistema di alimentazione. Un’alternativa, o un’aggiunta, può essere il filtro da posizionare sul tappo del serbatoio, anche in questo caso una rete atta a trattenere la sporcizia, ma utile anche nel caso remoto in cui dovesse caderci qualche oggetto all’interno del tappo.

Ultimo ma non per importanza il filtro dell’olio. Questo, a differenza dei primi due, non ha nulla a che vedere con il sistema di alimentazione del motore e non filtra un fluido “in ingresso” al motore. Il filtro dell’olio fa parte del circuito di lubrificazione, chiuso, del motore a quattro tempi (il due tempi viene lubrificato dal passaggio della miscela benzina-olio all’interno della camera di manovella) e serve trattenere le impurità che si creano all’interno del basamento, ad esempio residui di combustione o particelle metalliche derivanti dallo sfregamento degli organi meccanici, e a reimmettere in circolo olio pulito, contribuendo a ridurre gli attriti in generale. Il filtro dell’olio in campo moto è solitamente realizzato in carta, in alcuni casi in rete metallica. Nel primo caso non può essere pulito e deve invece essere sostituito, il costo è mediamente contenuto, nel secondo caso può invece essere lavato. Un consiglio è quello di sostituire sempre il filtro dell’olio in occasione del cambio olio: introdurre nel motore olio nuovo lasciando un filtro vecchio può portare alla contaminazione del lubrificante con le impurità presenti nel vecchio filtro. Al contrario, un filtro nuovo può lavorare efficacemente anche con olio non freschissimo. In ogni caso, per questi due elementi è bene attenersi agli intervalli di manutenzione consigliati dal costruttore. La sostituzione del filtro olio di una moto non è un’operazione particolarmente complessa, ma per diverse ragioni se non si è pratici è meglio lasciar fare ad un professionista. Va raccolto e smaltito l’olio esausto, in alcuni casi è necessario un attrezzo dedicato per lo smontaggio e per il serraggio dopo il montaggio del nuovo filtro è bene usare una chiave dinamometrica e rispettare la coppia indicata sul manuale d’uso e manutenzione.