Batteria della moto: come si ricarica e quando va sostituita
Per le batterie moto, l’inverno è il periodo più difficile dell’anno. Il freddo e le condizioni rigide, portano a stress le celle che perdono energia più facilmente, se poi ci si aggiunge un lungo ricovero della moto fino all’inizio della bella stagione, si ha quasi la certezza di trovare la batteria a terra al primo avvio. Per evitare questi problemi e conservare la batteria in un buono stato, risparmiando economicamente, si può ricorrere a qualche metodo che mantenga la carica e l’efficienza degli accumulatori.

Tutti i motociclisti, o almeno coloro che lascino la moto ferma in garage per lunghi periodi, ad esempio in inverno, prima o poi si sono trovati a fare i conti con una batteria a terra. Niente di grave, non temete, la situazione è sempre risolvibile.
Se l’ultima volta che abbiamo riposto la moto nel box ci siamo dimenticati di scollegarla, la batteria, le probabilità che nel giro di qualche mese si sia scaricata sono piuttosto alte, soprattutto se ha già qualche anno sulle spalle.
A questo punto c’è una sola cosa da fare: provare a ricaricarla. È quindi essenziale essere muniti di un caricabatterie o di un mantenitore e di un luogo chiuso, un garage appunto, dove lasciarla collegata per il tempo che serve. Il processo da seguire è molto semplice: si scollega la batteria dall’impianto della moto, prima il polo negativo, colore nero e segno -, poi quello positivo, colore rosso e segno +. Poi i due poli vanno collegati al caricabatterie e questo naturalmente alla presa di corrente. Generalmente un periodo di 12 ore è sufficiente, l’usanza classica è mettere la batteria in carica la sera per ritrovarsela pronta la mattina successiva.
Lasciarla collegata più tempo non ha solitamente controindicazioni; lasciarla per meno tempo invece rischia di non caricarla a sufficienza per riuscire ad avviare una moto ferma da mesi. Naturalmente molto dipende dalla moto, se parliamo di un modello recente verosimilmente partirà subito, se invece abbiamo a che fare con una moto d’epoca sarà il caso di avere più pazienza e quindi anche una batteria in buona salute.
Se anche con un lungo periodo di carica, 24 ore o più, la batteria non dovesse dare segni di vita, o diversamente, se riuscisse a darli appena scollegata ma risultasse di nuovo a terra il giorno successivo, a quel punto non resta che sostituirla.
Nel caso si fosse sprovvisti di un mantenitore di carica, l’unica soluzione per avere la certezza di non buttare la batteria è un controllo di routine. Per quanto riguarda i tempi di controllo, questi dipendono dalle specifiche della batteria e dallo stato di usura, ma tendenzialmente una volta ogni due settimane, se l’accumulatore è in buono stato, può risultare sufficiente.
La durata di una batteria moto non è eterna. Se parliamo di una moto nuova con batteria nuova forse qualcosa in più, ma in media la durata è attorno ai cinque anni. Molto in realtà dipende da come e quanto viene utilizzata. Potrà sembrare assurdo, ma più viene usata meglio è. Una moto che viene accesa e usata regolarmente, possibilmente per tragitti non troppo brevi, è la migliore alleata della batteria, che così si ricaricherà periodicamente grazie all’azione dello statore.
Per far fronte a lunghi periodi di fermo è invece buona norma scollegarla dalla moto per evitare qualsiasi tipo di assorbimento causato da un impianto elettrico non impeccabile. A tale proposito può essere molto utile installare uno stacca batteria, un dispositivo molto semplice che può essere applicato da qualsiasi meccanico o elettrauto che di fatto scollega la batteria con un gesto più rapido e semplice rispetto lo scollegare i due poli, che richiede sempre qualche attrezzo.
Una batteria, comprata nuova, usata con regolarità e poi staccata tutte le volte che la moto rimanga ferma per più di qualche giorno, avrà vita probabilmente ben più lunga più dei cinque anni indicati come durata media.
Al contrario, una moto recente con una batteria sana e ben carica, anche se lasciata ferma per un interno inverno senza scollegarla, molto probabilmente al primo avvio non ci darà problemi. Sappiate però che questa è la pratica peggiore da seguire e rischierete seriamente di trovarvi con una batteria da buttare già dopo due o tre stagioni.