Come Funziona l’Immatricolazione di una Moto
L’immatricolazione di una moto è essenziale per la circolazione su strada. Scopri modalità, tempi, documenti necessari, costi, e come reimmatricolare una moto radiata per tornare a guidare legalmente
L’immatricolazione di una moto è una procedura fondamentale per poter circolare legalmente su strada. Questo processo comporta l’assegnazione di una targa, il rilascio della carta di circolazione e l’iscrizione del veicolo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Scopriamo insieme le modalità, i tempi, i documenti necessari e i costi associati all’immatricolazione, oltre a capire come funziona la reimmatricolazione di una moto radiata.
L’immatricolazione di una moto può avvenire in diverse modalità, a seconda delle specifiche esigenze:
- Immatricolazione di una moto nuova: Questa è la situazione più comune e si verifica quando si acquista una moto nuova da un concessionario. In questo caso, il concessionario stesso si occupa di tutte le pratiche burocratiche e di ottenere la targa e la carta di circolazione. Il processo di solito richiede pochi giorni.
- Immatricolazione di una moto usata proveniente dall’estero: Se acquisti una moto usata all’estero, dovrai occuparti personalmente dell’immatricolazione in Italia. Questo richiede la traduzione e l’autenticazione dei documenti esteri e la verifica della conformità del veicolo agli standard italiani.
- Immatricolazione di una moto radicalmente customizzata: In questo caso, l’immatricolazione richiede un iter più complesso, con una serie di verifiche tecniche per assicurarsi che la moto sia conforme alle normative di sicurezza italiane.
I tempi di immatricolazione possono variare a seconda della modalità scelta:
- Moto nuova: In genere, l’immatricolazione viene completata in pochi giorni lavorativi.
- Moto usata dall’estero: Può richiedere da 2 a 4 settimane, a seconda della rapidità con cui si ottengono e si autenticano i documenti necessari.
- Moto customizzata: Il processo può richiedere diverse settimane, considerando le verifiche tecniche richieste.
Per immatricolare una moto, è necessario presentare una serie di documenti:
- Certificato di conformità (CoC): Attesta che la moto rispetta gli standard di sicurezza europei. Solitamente fornito dal costruttore.
- Documento d’identità e codice fiscale: Per identificare il proprietario della moto.
- Modello TT2119: Domanda di immatricolazione, disponibile presso gli uffici della Motorizzazione Civile.
- Prova di pagamento: Di tutte le tasse e i bolli necessari per la procedura.
- Documento di proprietà originale: Rilasciato dal paese d’origine.
- Certificato di radiazione: Se la moto è stata cancellata dal registro del paese di provenienza.
I costi di immatricolazione variano a seconda del tipo di moto e delle specifiche circostanze. In generale, le voci di spesa includono:
- Imposta di bollo: Circa 32-48 euro.
- Diritti di motorizzazione: Intorno ai 50-100 euro.
- Costo della targa: Tra i 40 e i 100 euro, a seconda del tipo di targa.
- Iscrizione al PRA: Ulteriori 100 euro circa.
La reimmatricolazione di una moto radiata è necessaria quando una moto è stata cancellata dal PRA, ad esempio per esportazione, demolizione o per mancato pagamento delle tasse di circolazione per un lungo periodo.
Procedura di Reimmatricolazione
- Verifica della conformità: Prima di tutto, è necessario accertarsi che la moto rispetti tutte le normative vigenti in termini di sicurezza e emissioni.
- Documenti richiesti: Bisogna presentare il certificato di radiazione, il documento di proprietà originale, una dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui si attesta il motivo della radiazione e il certificato di revisione, se disponibile.
- Nuova immatricolazione: Una volta raccolti tutti i documenti e superata la verifica tecnica, si procede con la nuova immatricolazione, che prevede l’assegnazione di una nuova targa e il rilascio di una nuova carta di circolazione.