Cosa sapere sulla rottamazione moto
Quanto costa rottamare una moto o un ciclomotore? Quali sono le cose da sapere? Scoprilo su Motonline

Rottamare un motoveicolo o un ciclomotore, quando magari è a fine vita e non più in grado di circolare, è una procedura molto semplice. Ma ci sono alcune cose da sapere.
L’unico soggetto deputato a richiedere la rottamazione del mezzo è il suo intestatario (che deve portare la propria carta di identità e codice fiscale) o persona delegata. Prima di procedere alla rottamazione, bisogna sincerarsi di avere tutti i documenti del mezzo in regola: pagamento del bollo, targhe di circolazione, certificato di proprietà e libretto. Qualunque irregolarità amministrativa riscontrata al momento della rottamazione (ad esempio, un fermo amministrativo) costituisce un impedimento allo svolgimento della pratica.
Per rottamare una moto o un ciclomotore bisogna rivolgersi a un centro autorizzato per la demolizione, che di solito si occupa dello svolgimento di tutte le attività burocratiche legate alla rottamazione.
Per quanto riguarda un ciclomotore, non essendo iscritto al PRA, la pratica costa leggermente meno (all’incirca 50-60 euro). Per quanto riguarda un motoveicolo, il costo medio è di 90-100 euro.
Col ritiro del veicolo da parte del centro autorizzato, al proprietario viene consegnato anche il certificato di rottamazione. Questo (va conservato per 10 anni) serve anche a richiedere il rimborso del canone di assicurazione non goduto e di parte del bollo, se mancano più di 4 mesi dalla sua scadenza.