Le protezioni obbligatorie in moto secondo il codice della strada
Ecco cosa prevede la legge quando parliamo di sicurezza in moto. Ma oltre al casco esistono altre protezioni per il corpo che si rivelano estremamente utili in caso di incidente

La sicurezza per i motociclisti fa rima con casco. Infatti il codice della strada italiano (così come quello di tutti i paesi della Comunità europea e della stragrande parte del resto del mondo) prevede come obbligatorio indossare e tenere allacciato un casco protettivo conforme ai tipi omologati.
E’ questa l’unica prescrizione di legge che il nostro codice fa ai motociclisti e agli scooteristi, così come a chi guida un ciclomotore. Tali norme riguardano anche il passeggero, se presente.
L’importanza del casco è fondamentale per la sicurezza del motociclista, come testimonia anche la continua riduzione dei decessi a partire dalla fine degli Anni 80 in avanti, vale a dire da quando la protezione obbligatoria per la testa è gradualmente entrata in vigore.
Per quanto riguarda moto e scooter esiste anche tutta una serie di protezioni che, pur non essendo obbligatorie per legge, sono comunque consigliate per aumentare sia il comfort, sia la sicurezza di ogni viaggio su due ruote. Si parte dai guanti in pelle o tessuto tecnico (meglio se certificati), passando per le giacche certificate e dotate di protezioni su spalle e gomiti. Stesso discorso vale anche per i pantaloni (in jeans, cordura o kevlar) dotati di protezioni su fianchi e ginocchia. Infine, le calzature certificate da moto, che possono essere sia alte (stivali) sia basse (scarpe tecniche o sneakers tecniche).
Oltre a quanto detto poco sopra, esistono in commercio altre tipologie di protezione che, pur non essendo obligatorie, svolgono una funzione fondamentale per la sicurezza in caso di incidente o caduta. Ci riferiamo ai paraschiena certificati (che possono essere sia indossabili, sia integrati all’interno delle giacche da moto con la adeguata predisposizione) così come agli airbag ad attivazione meccanica o elettronica.